Incontri :
Ricerche e approfondimenti:
Le opere per chitarra di Reginald Smith Brindle
di Antonio Borrelli (parteVI)
Le fughe per liuto di J. S. Bach.
4. Preludio in sol min. BWV 995
di
Paola Brino
In memoriam
Edward Neill
di Alberto Cantù
Risonanze
e inoltre recensioni di libri, musiche e dischi.
Notizie su corsi e concorsi.
Idee a confronto
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EDITORIALE
Un breve commento su alcuni argomenti affrontati in questo numero.
Si conclude la serie di analisi delle fughe di Bach con il Presto dal
Preludio della Suite BWV 995. Spesso questo brano si affronta con una
certa superficialità, in quanto nel titolo non compare alcun
accenno alla sua struttura formale. In realtà ha tutte le caratteristiche
di una fuga e come tale andrebbe interpretato con la dovuta attenzione
per evidenziare tutte le peculiarità strutturali soggetto,
controsoggetto, risposte, divertimenti ecc. In appendice allarticolo
vi è la seconda parte del glossario (la prima parte è
apparsa sul n. 111) che speriamo sia utile a chi ha bisogno di un ripasso
della terminologia tecnica riguardante la fuga.
Confidiamo nel proseguimento della collaborazione con
Paola Brino per poter presentare nel
prossimo anno una serie di analisi di brani importanti del nostro repertorio.
Anzi, possiamo già anticipare che, molto probabilmente, nel prossimo
numero inizieremo lesame della Sonata di Alberto Ginastera.
La novità di questo numero è larticolo di Arturo
Tallini Insolita o contemporanea?, novità consistente non tanto
nellargomento, visto che più volte sono state prese in
considerazione composizioni della Nuova Musica, quanto piuttosto nellapproccio
metodologico con cui largomento viene trattato e nello stile colloquiale,
alquanto insolito per la nostra rivista. Non è certo una novità
la resistenza opposta da gran parte degli allievi quando si tratta di
studiare brani di musica contemporanea: spesso si fa ricorso allescamotage
di scegliere dei pezzi che di contemporaneo hanno solo la data di composizione,
mentre in realtà vedono limpiego di stili e linguaggi per
nulla innovativi; lesecutore si può quindi permettere di
attivare una sorta di pilota automatico, piuttosto che usare
limmaginazione, la riflessione e la capacità analitica
necessarie per comprendere e rendere proprio il mondo creativo dei compositori
di oggi. Speriamo che la lettura di questo articolo e lidentificazione
con il personaggio di Giovanni, impegnato a districarsi per la prima
volta fra i problemi presentati dalla Nuova Musica, possa stimolare
la curiosità e incoraggiare anche i più restii alle novità
di fare il primo passo verso lesplorazione di quella che, in fin
dei conti, è la musica del nostro tempo.
Nella rubrica delle Idee a confronto si affrontano due problematiche
che coinvolgono per varie ragioni tutto il nostro ambiente. La prima
lettera riguarda la correttezza, la solidarietà e lo spirito
di collaborazione tra colleghi. Purtroppo, si avverte a volte un cambiamento
di tendenza rispetto ai tempi pionieristici, quando i pochi cultori
della chitarra manifestavano una gran voglia di contatti e scambiavano
con entusiasmo informazioni e conoscenze. Ora che i contatti sono diventati
di gran lunga più facili, anziché sostenere una benefica
circolazione di idee, molti purtroppo preferiscono rinchiudersi allinterno
del proprio orticello per difendersi da chissà quali rivali o
nemici immaginari. Non ci stancheremo mai di ripetere che
un sano spirito di corpo non può che essere salutare
per il nostro ambiente. Il successo di un collega è un successo
di tutto il mondo della chitarra e non andrebbe visto come uninsidia
o una minaccia per la carriera e il futuro di tutti gli altri.
Per quanto riguarda la seconda lettera, che affronta largomento
delle graduatorie, ci siamo un un po dilungati nella risposta
pensando soprattutto ai lettori più giovani e probabilmente meno
esperti nel districarsi fra i meandri della burocrazia.
Come lettura per lestate abbiamo allegato la quinta puntata della
Giulianiad che sta avvicinandosi alla conclusione. Il prossimo
inserto sarà infatti lultimo, poiché la parte rimanente
che è sopravissuta è tutta dedicata alla pubblicazione
di brani musicali. Noi abbiamo optato per la non riproduzione della
parte musicale della rivista inglese, poiché il suo contenuto
era di valore incosistente: alcuni frammenti di composizioni note di
Giuliani e di Sor, piccoli pezzi di circostanza scritti dagli autori
vicini alla redazione della Giulianiad o modeste canzonette.
Un paio di esempi si possono vedere in questa puntata e in quella precedente.
Per quanto riguarda il contenuto di questo numero, vorremmo sottolineare
la presenza di molte notizie su personaggi (E. Mounsey, Pelzer, Sagrini,
Schultz) presi in considerazione nellarticolo di Peter Pieters
I bambini-prodigio della chitarra nella prima metà dellOttocento
(il Fronimo, n. 100, luglio 1997, pp. 77-101). È
inoltre strano notare come in tutte le puntate non compaia mai il nome
di Giulio Regondi che proprio negli anni Trenta era in attività
in Inghilterra come famoso enfant prodige. Era forse un pericoloso concorrente
degli editori della Giulianiad che, guarda caso, erano proprio
quei Pelzer e Nüske tanto frequentemente citati nella rivista?
Indubbiamente il mondo della chitarra era in crisi e si temeva lemarginazione
a causa del successo del pianoforte e delle grandi sonorità del
sinfonismo romantico. Secondo noi però la decadenza dello strumento
era dovuta anche alla mediocrità e al basso profilo dei suoi
rappresentanti. Ma se tralasciamo per un momento la triste situazione
cui stava andando incontro la chitarra, non possiamo fare a meno di
cogliere alcuni tratti di esilarante comicità involontaria, causata
dagli spasmodici tentativi degli scriventi di difendere le qualità,
a loro avviso, più importanti dello strumento.
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