Sommario Fronimo N° 158 aprile 2012 |
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Editoriale del n° 158 aprile 2012 La presentazione dei contenuti di questo numero va necessariamente collegata con qualche articolo pubblicato in passato e con quanto andremo pubblicando durante l'anno in corso: articoli importanti con notizie inedite che renderanno il quarantesimo anno de "il Fronimo" un anno da ricordare. Nel numero 156 (ottobre 2011) era apparsa, a firma di Ricardo Barceló, una ricerca dedicata all'attività didattica di Sor e Gatayes nelle scuole per fanciulle a Parigi, ricerca che, oltre ad aggiungere un tassello mancante nella biografia di Sor, rivelava anche il vero anno della data di nascita di Gatayes. La vita romanzesca di questo personaggio, pienamente coinvolto negli importanti avvenimenti storici della sua epoca, ha stimolato Mario Dell'Ara ad approfondire, riassumere e riepilogare le vicende biografiche del chitarrista francese, ricostruendone anche il catalogo delle opere. L'articolo su Gatayes che apre questo numero è, quindi, il primo di una serie di scritti che nei prossimi numeri riveleranno notizie e vicende sinora sconosciute di personaggi noti e meno noti. A cura di Paola Carlomagno e Francesco Biraghi – con rilevanti contributi di Mario Dell'Ara e di Massimo Agostinelli – sono infatti in corso inedite indagini sulla figura di Antonio Nava, chitarrista milanese del primo Ottocento. Vedremo quindi su queste pagine i primi risultati, piuttosto inaspettati, che faranno chiarezza anche su alcuni dati biografici relativi al musicista milanese e alla sua famiglia. Inoltre, siamo particolarmente felici e orgogliosi di annunciare che nei prossimi numeri appariranno due importanti contributi relativi ai Giuliani, padre e figlia: un ampio articolo nel quale si esamineranno ben cinque lettere di Mauro sinora sconosciute e una monografia su Emilia, figura che poco alla volta sta cominciando a uscire dall'inevitabile cono d'ombra proiettato da cotanto padre. Anticipandovi che vi sarà anche un articolo su uno sconosciuto ed esilarante episodio della gioventù di Sor, ci ricolleghiamo al presente sempre con uno scritto dedicato al grande catalano: Marco Riboni, infatti, continua gli studi sulla forma-sonata ottocentesca con la Deuxième Grande Sonate op. 25 (1827), opera con la quale Sor compie una grande virata stilistica e, abbandonando il sonatismo classico improntato alla Ouverture italiana di stampo settecentesco, comincia a guardare alle nuove istanze artistico-estetiche ottocentesche. A firma di Damián Martín pubblichiamo un articolo il cui argomento è da sempre stato croce e delizia dei chitarristi: la tecnica della mano destra nell'esecuzione delle scale (senza uso di legature) dal 1750 al 1850. Numerosi esempi illustrano come affrontarono e risolsero la questione gli autori del passato. La varietà dei sistemi impiegati e delle diteggiature, a volte decisamente fantasiose e inaspettate, ci dimostra come certi procedimenti tecnici, oggi dati per scontati, nel passato non lo erano affatto.Infine, la seconda puntata della serie di articoli Sperimentando con la chitarra di Sergio Sorrentino è dedicata al compositore milanese Maurizio Pisati. E ora alcune note di cronaca e attualità. Dopo una pausa di diversi anni, una delle maggiori stagioni concertistiche di Milano, le Serate Musicali (per la verità l'unica rassegna che per tradizione ha sempre ospitato i nomi più illustri del panorama chitarristico), ha finalmente riaperto le porte alla chitarra per un recital di Manuel Barrueco. Meno male, questa volta i chitarristi milanesi (e non solo) si sono fatti onore presentandosi in massa al botteghino. Gli organizzatori si erano formati l'idea che i chitarristi non fossero più interessati come un tempo ai concerti dei loro beniamini: speriamo di averli così smentiti, augurandoci che non ci facciano aspettare altri cinque anni prima del prossimo concerto di chitarra. Speriamo anche che gli YouTube-dipendenti si rendano presto conto del fatto che Internet non potrà mai eguagliare un concerto dal vivo. La Rete ha anche peggiorato il circolo vizioso che ha coinvolto i negozi musicali. Dopo che il ricorso alle fotocopie ha sfoltito in grande misura la schiera dei compratori di spartiti, i negozianti hanno smesso di mantenere gli scaffali forniti di tutte le novità per paura dell'invenduto. Di conseguenza, chi era abituato a recarsi in negozio per comprare e curiosare si è piano piano demotivato. La possibilità di acquistare tramite Internet ha fatto il resto. Perciò, ci ha fatto un grande piacere ricevere il comunicato stampa che annuncia la nascita dell'Associazione Italiana Negozianti di Edizioni Musicali. Obiettivo fondamentale di A.I.N.E.M.U. è "mostrare e dimostrare che la libreria musicale esiste, è radicata nel territorio e continua a divulgare musica grazie al lavoro del libraio, figura professionale che, oggi, annovera tra le sue file anche musicisti e musicologi «prestati» al commercio dello spartito." Dice il presidente Stefano Rostirola: "L'A.I.N.E.M.U. nasce dalla voglia di comunicare a tutti che lo spartito esiste, è nello scaffale, lo possiamo prendere, toccare, sfogliare. [...] Lavoreremo a stretto contatto con musicisti, appassionati, editori, distributori e rappresentanti con l'unico intento di [...] migliorare la distribuzione e la diffusione del prodotto editoriale originale, non contraffatto." Riportiamo qui l'elenco dei primi negozianti associati augurandoci che presto si allunghi: "La Stanza della Musica", "La chiave del violino", "Lo spartito srl." (Roma); "Mitarotonda" (Milano); "Libreria musicale Ut Orpheus" (Bologna); "Libreria Musicale Armelin Zanibon" (Padova); "Le Muse srl." (Bari); "Centro Musica Udine" (Udine); "Sacco Matilde & C." (Palermo); "Casa Musicale Biso" (La Spezia); "Melos Libreria Musicale" (Como); "Musigramma srl." (Cesena); "Giocondi" (S. Benedetto del Tronto). Invitiamo chi abita vicino a questi negozi a riprendere le buone e sane abitudini di una volta e fare ogni tanto una passeggiata a caccia di novità musicali. |